Da quando in Italia la didattica subacquea ha iniziato ad offrire più opportunità, si è sempre cercato di trovare un comune denominatore che potesse rappresentare e sostenere la subacquea davanti al mondo esterno ad essa. Sono passati quasi quarant’anni e periodicamente ci si ritrovava a proporre varie soluzioni e differenti accordi ma, finora, tutto è finito in una bolla.
Il primo segnale positivo si vide nel 2008 quando si dovette discutere la nuova proposta di legge sulla subacquea. Fu quella la prima occasione dove le più importanti didattiche che operano in Italia, riuscirono ad essere coese e determinate.
Il risultato fu la partecipazione ai lavori della commissione parlamentare sulla stesura definitiva della legge (purtroppo ancora ferma in commissione bilancio) ma, cosa ancora più importante, questo fu l’input che creò la consapevolezza delle potenzialità che una rappresentatività significativa poteva esprimere e che solo uniti saremmo riusciti a rivestire un importante ruolo nelle decisioni riguardanti la subacquea.
Come si sa, sono gli uomini che creano le situazioni e, per un’alchimia fortunata, tra gli uomini che si sono incontrati in questa esperienza, è nato un feeling, dovuto al rispetto reciproco e alla correttezza. Questi uomini hanno capito che si poteva lavorare insieme pur nella diversità delle proprie realtà e così, supportati ognuno dalle proprie organizzazioni, il 21 Settembre di quest’anno ADISUB, ASSOSUB, CIAS e FIPSAS, quattro sigle che racchiudono il 90% delle didattiche operanti in Italia, hanno sottoscritto l’accordo per la costituzione della “CONSULTA DELLE DIDATTICHE SUBACQUEE”.
E’ un accordo semplice, basato fondamentalmente sul reciproco rispetto e sulla reciproca fiducia, lascia piena autonomia ai sottoscrittori ma stabilisce un principio fondamentale:
Le parti decidono di collaborare sinergicamente tra di loro, sviluppando iniziative comuni, atte a tutelare i diritti della categoria a ogni livello, di fronte a qualsiasi autorità e con ogni modalità lecita e legale.
Un obiettivo ambizioso ma che ha già dato i suoi frutti in alcune situazioni d’interesse comune, come la collaborazione con il 2^ reparto del Comando centrale della Capitaneria di Porto e con il Comando di Cagliari per la modifica di alcune normative riguardanti l’attività subacquea. Ora sono in atto altre azioni che interessano la Regione Sicilia, il lago di Bracciano e la Capitaneria di Trieste, dove alcune ordinanze non facilitano lo svolgimento delle immersioni.
Quindi non una sigla nuova e magari vuota di contenuti ma uno strumento operativo a salvaguardia e difesa della nostra attività. Le sigle che partecipano alla Consulta sono:
ANDI, ANIS, ASI, CIRSS, DAN-EUROPE, ESA, FIAS, FIPSAS, FISA, HSA ITALIA, IANTD, IDEA-EUROPE, PADI EUROPE, PSS WORLDWIDE, NADD, NASDS, SNSI, SSI-ITALIA, TDI/SDI ITALIA, UISP.